Le Pietre e le Stelle: una riflessione esoterica di Marinella Fiume sul valore ancestrale delle Pietre e l’energia della luce cosmica delle stelle

Le Pietre

Le pietre si trovano in ogni luogo e per questo siamo spesso portati a scansarle con un calcio se le incontriamo nel nostro cammino, a darle per scontate, a non soffermarci sul loro significato.

Ma gli esoterici scrittori, i poeti d’ogni tempo e luogo, i saggi sanno che le pietre sono simbolo del tempo, del passare del tempo e, per l’essere umano, della longevità, e che la pietra, il risultato di processi affascinanti, lenti e inesorabili, è la prima forma della vita.

Potenza simbolica

Fin dall’antichità la sua potenza simbolica è stata tale da rappresentare il simbolo del Cosmo intero, l’epifania della Divinità, il corpo vivente della Madre Terra. Così, in India il Cromlech simboleggia il grembo fecondo della Terra come il Menhir rappresenta il principio fecondante del maschile. Nella civiltà greco-romana Cibele era una pietra conica.

Foto di Roberto Zampino | Argimusco | Le Pietre e le Stelle| Cosenostrenews.it

Singole, le pietre rappresentano il punto fermo da cui partire per un viaggio alla ricerca del Paradiso, di un tesoro, del Sé. Ed Ermes è il Dio che guida al viaggio.

Esse sono il simbolo della gravità intesa come forza attrattiva verso il centro della terra e, per questo, anche verso il nostro centro interiore. Poste su una sorgente, sono simboli delle prove da superare per attingere la Conoscenza.

Come cumuli che si ergono solitari simboleggiano l’Axis Mundi. Nell’Islam alla Mecca si venera una pietra nera, nel mondo cristiano Pietro è la Chiesa; per gli Ebrei la pietra angolare del Tempio è centro e sostegno del mondo.

E per gli alchimisti rinascimentali essa rappresenta la perfezione del Sé liberato, integro nella sua unità spirituale, mentale, morale.

Le pietre: Eternità ed energia

Le pietre sono praticamente eterne e saranno qui anche quando il genere umano non ci sarà più, e se tutto è energia e l’energia non si distrugge ma si trasforma, attraverso di esse potremo recuperare la memoria antica di ancestrali accadimenti.

Sisifo venne condannato a spingere una roccia enorme su per una salita per vederla rotolare giù ogni volta, metafora delle nostre azioni che generano sempre conseguenze inevitabili; poiché Sisifo venne punito per la sua folle abitudine di mentire, il mito ci ricorda la necessità di cambiare modo di pensare, abitudini fisse, rimprovera la mancanza di elasticità nel cammino verso la conoscenza.

In alcune società iniziatiche tradizionali, la metafora della pietra è assimilata all’iniziato; il lavoro massonico di squadratura e di levigatura della pietra grezza corrisponde al lavoro su sé stesso che il massone compie per passare dallo stato informe, incosciente e passivo del profano a quello formato, regolato e creativo del libero muratore.

Come la pietra grezza, instabile, disarmonica, è inadatta alla edificazione della cattedrale, così solo la pietra regolare e levigata può contribuire all’edificazione del Tempio interiore.

Le Stelle

Foto di Fabio Cafà | Gela | Le Stelle dalla Sicilia | Cosenostrenews.it

Gli scrittori, i poeti e gli innamorati, come gli archeoastronomi, guardano le stelle, ne sono ammaliati, non riescono a resistere alla fascinazione del loro richiamo.

In tutte le religioni, presso tutti i popoli, la stella è un simbolo legato al cielo, all’immensità del firmamento, ma soprattutto alla spiritualità, alla dimensione sovrumana, all’Universo: un punto di riferimento, una fonte inesauribile di meditazione, una guida, un principio luminoso intellettivo partecipante della vita universale e quindi fonte inesausta di vitalità, un faro proiettato nel profondo dell’inconscio.

Le stelle: aforismi e pensieri sulla luce

È luce che rivela, manifesta, suscita la visione fisica, Luce che trasforma, che si oppone all’opacità, all’ombra e per ciò simbolo di manifestazione, di epifania, di contatto col sacro, di purificazione, apertura verso un altrove, porta sull’invisibile.

L’essere umano nel corso della sua esistenza non fa che cercare la propria buona stella, ne segue la luce per non brancolare nel buio, perché in realtà cerca la luce che è dentro di sé:

“Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”

Aforisma di Kant

A volte, nella vita capita di perdere il Sole, è terribilmente doloroso, ma il poeta indiano Rabindranath Tagore saggiamente ci ricorda:

“Non piangete mai per aver perso il sole, le lacrime v’impedirebbero di vedere le stelle”.

poeta indiano Rabindranath Tagore

Le pietre e le stelle: Tu guarderai…

E, forse, guardare le stelle è l’unico modo per esorcizzare la morte, per consolarci dei nostri affetti perduti, per credere che c’è un luogo dove vivono ancora, per sorridere del nostro dolore:

“Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!

E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico.

Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere… E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo.

Allora tu dirai: “Sì, le stelle mi fanno sempre ridere!” e ti crederanno pazzo. “T’avrò fatto un brutto scherzo… Sarà come se t’avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere…”.

Antoine de Saint-Exupéry

Le pietre e le stelle muse ispiratrici del pensiero umano.

Marinella Fiume https://www.cosenostrenews.it

Marinella Fiume, nata a Noto (SR), laureata in Lettere classiche presso l’Università di Catania, è dottore di ricerca in Lingua e Letteratura italiana; già docente di Lettere nei Licei, ha collaborato per un decennio in qualità di Supervisore con la “Scuola universitaria di specializzazione per l’insegnamento nelle Superiori” dell’Università di Catania. È stata per due legislature Sindaco del Comune di Fiumefreddo di Sicilia (CT), cittadina sulla costa jonico-etnea dove risiede. È stata socia fondatrice e Presidente della Fidapa - Sezione di Fiumefreddo di Sicilia e dell’Associazione fiumefreddese antiracket e antiusura “Carlo Alberto Dalla Chiesa”. Già responsabile della Commissione Arte e Cultura della Fidapa – Distretto Sicilia, è Past-President del Soroptimist “Val di Noto” e socia della Società Giarrese di Storia Patria e Cultura. Ha pubblicato saggi, biografie, racconti, romanzi, canzoni, collaborato con riviste e quotidiani e curato trasmissioni televisive sui libri e la lettura. Nella rivista siracusana a diffusione nazionale “Notabilis” cura la rubrica fissa “Donne che ballano coi lupi”. Nel 2001 ha ricevuto il Premio Internazionale Kaliggi alla Letteratura; nel 2004 il Premio alla Cultura “Sulle ali della fantasia”; nel 2010 a Giarre il premio “Maschere d’argento” alla memoria di Monsignor Giuffrida; nel 2014 il premio “Un amore di donna” intitolato alla memoria dell’imprenditrice giarrese Rosaria Nestorini alla quale ha dedicato il libro La sposa nel cuore, e la Targa d’argento alla Cultura “Castagno dei cento cavalli” dal Comune di Sant'Alfio; nel 2015 il premio “La tela di Penelope” nell'ambito dell’iniziativa del Festival NaxosLegge “Le donne non perdono il filo”; nel 2017 il premio “Aci e Galatea” (Acireale) e lo stesso anno è stata eletta a Roma dalla FIDAPA nazionale “Eccellenza d’Italia” per il suo impegno socio-culturale. Tra le sue pubblicazioni: il saggio Sibilla arcana Mariannina Coffa (1841-1878), Appendice: Epistolario amoroso Coffa - Mauceri (2000, Premio “Franca Pieroni Bortolotti” della Società delle Storiche e del Comune di Firenze e Premio FIDAPA di Giardini Naxos “Rosa Balistreri”); il romanzo Celeste Aida Una storia siciliana (2008) da cui la Radio Televisione di Colonia ha tratto un docufilm; il romanzo Feudo del mare La stagione delle donne ( 2010); ha scritto alcune biografie per il Dizionario Italiane (a cura di E. Roccella e L. Scaraffia, Roma 2004) e curato il Dizionario biografico Siciliane (Siracusa 2006). Tra le più recenti pubblicazioni: Aforismi per le donne toste (2012); Sicilia esoterica (2013, giunto alla sesta edizione); (con B. Iacono) Voglio il mio cielo - Lettere della poetessa Mariannina Coffa al precettore, ai familiari, agli amici (2014); Di madre in figlia – Vita di una guaritrice di campagna (2014); (con S. Mirabella) La felicità era forse il male minore - Dialogo sulla felicità (2016); La bolgia delle eretiche (2017, Premio Città di Castiglione 2018); Viaggio in Sicilia - Parole suoni visioni da un viaggio multisensoriale con DVD di Canzoni e Fotografie di Piero Romano (2017); Ammagatrici (2017); Le ciociare di Capizzi libro inchiesta (2019) Ha indagato soprattutto l’universo femminile e i saperi tradizionali delle donne siciliane, sottraendole all'oblio della storia e restituendole alla luce.

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