Orestiadi 2018. Un programma multisensoriale tra passato e futuro


Gibellina fa i conti con il proprio passato e con il passato di tutto il nostro Paese. Il programma delle Orestiadi 2018 ha come dorsale il 50 anniversario del terremoto nella valle del Belice. La memoria sarà dunque l’elemento centrale del tabellone teatrale che, dal 7 luglio all’11 agosto, raggiunge la sua edizione numero –. Attraverso odori, suoni, poesia, immagini, le iniziative quest’anno attingono a piene mani da ogni possibilità linguista e sensoriale per mettere in scena un ricordo ancora vivissimo, che attraverso le trame del contemporaneo procede verso il futuro. Si parte con La Notte del Contemporaneo in cui 4 performance faranno da ouverture lungo i luoghi simbolo dell’arte contemporanea a Gibellina. Poi sarà la volta del laboratorio sensoriale di Tessere Gibellina (9 luglio) e della poesia di La Gibella del Martirio (15 luglio), fino alla chiusura dentro il cretto di Burri, insieme a Leo Gullotta e Claudio Gioè (11 agosto).

La memoria, certo, di quell’inverno del 1968 quando la terra cominciò a tremare, stravolgendo la vita di migliaia di persone. Ma quello stesso 1968, cambiò radicalmente milioni di vite in tutto il mondo Non a caso la direzione artistica di Alfio Scuderi ha voluto già nel titolo quanto da quell’anno niente fu come prima a Gibellina e non solo. La Fantasia al potere (29 Luglio) è la performance che ci riporta a quegli anni e a quelle generazioni sognatrici e contestatarie. Anni che segnarono una svolta per il nostro Paese, almeno fino a quel 1978 che rappresenta un ulteriore spartiacque e quindi un ulteriore sforzo per la memoria, che Marco Baliani compie nel suo Corpo di Stato (28 luglio) facendo rivivere i giorni terribili del sequestro e della morte di Aldo Moro.

Ovviamente, c’è anche il teatro nel senso tradizionale del termine che attinge direttamene dai classici per farli dialogare con il contemporaneo. Stefano Accorsi “gioca” con l’Orlando furioso dell’Ariosto (8 luglio), poi sarà la volta dell’Edipo Re di Sofocle, della Luna Pazza di Pirandello, fino al Notturno Macbeth (10 agosto), la personale rilettura di Mario Scaldati dell’opera shakespeariana.

L’intero programma è consultabile sul sito della manifestazione

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