“Ri-Giochi@mo” cresce e diffonde un Natale solidale a Caltanissetta


Da Caltanissetta alle province siciliane: “Ri-Giochi@mo” cresce e diffonde un Natale solidale

“Ri-Giochi@mo” cresce e diffonde un Natale solidale. Da Caltanissetta alle province siciliane

PALERMO – Un progetto nato dal basso che, anno dopo anno, continua a crescere e a coinvolgere sempre più territori. “Ri-Giochi@mo”, iniziativa di solidarietà e sostenibilità promossa da uno@uno, si conferma anche nel 2025 come una delle esperienze più significative del Natale siciliano, capace di unire bambini, scuole, istituzioni e volontari in un grande gesto collettivo di dono.

Partito da Caltanissetta, il progetto si sta diffondendo in diverse province dell’Isola grazie al supporto logistico di Poste Italiane e alla collaborazione della Croce Rossa, coinvolgendo quest’anno cinque città: Caltanissetta, Comiso, Palermo, Messina e Catania. Proprio in queste ore si sta concludendo la raccolta nei sei istituti comprensivi nisseni che hanno aderito all’iniziativa, con migliaia di giocattoli e letterine affidati ai portalettere.

“Ri-Giochi@mo” – Un gesto semplice che insegna a donare

I protagonisti di “Ri-Giochi@mo” sono i bambini. Piccoli alunni che, insieme alle tradizionali letterine destinate al Polo Nord, hanno scelto di donare un giocattolo a loro caro, destinandolo a coetanei meno fortunati. Un gesto semplice ma carico di significato educativo, che insegna il valore della condivisione e della responsabilità verso gli altri.

Alla sua decima edizione, il progetto registra una crescita costante non solo nei numeri, ma anche nella qualità delle donazioni. «Notiamo che ogni edizione i bambini sono sempre più attenti nella scelta del giocattolo – spiega Giuseppe Cannavò, ideatore dell’iniziativa –. I primi anni ricevevamo molti scarti, oggi i giocattoli sono quasi tutti in ottimo stato. Segno che insegnanti e genitori hanno realmente sposato il valore del progetto».

Da quest’anno, proprio a Caltanissetta, è partita anche una raccolta permanente in tre scuole, a testimonianza di un percorso che non si limita al periodo natalizio.

Giocattoli, libri e messaggi di speranza

Nei grandi sacchi dei postini sono finiti libri, giochi da tavolo, peluche e tanti altri doni, spesso accompagnati da pensieri scritti a mano. Elga augura a chi riceverà il suo regalo di potersi divertire tutto l’anno; Alex invita a non scoraggiarsi se un gioco sembra inutile all’inizio, perché poi può diventare divertente. Messaggi semplici, ma profondi, che raccontano uno sguardo sul mondo già consapevole.

I regali raccolti nelle tappe di Caltanissetta, Catania e Messina saranno consegnati dai volontari della Croce Rossa il 28 dicembre, durante l’evento “Dono del Natale”, e il 6 gennaio nel grande evento conclusivo presso l’androne del Comune di Caltanissetta. I doni provenienti da Ragusa e Palermo saranno invece redistribuiti nel quartiere Kalsa di Palermo, durante le festività natalizie e in occasione della festa del papà.

Le letterine: lo sguardo dei bambini sul mondo

Durante gli incontri nelle scuole, complice il clima natalizio, i bambini hanno affidato ai postini anche le loro letterine a Babbo Natale. Testi che vanno ben oltre la richiesta di un giocattolo e restituiscono uno spaccato sorprendente del mondo visto dai più piccoli.

Tra i temi ricorrenti emergono la pace, la tutela dell’ambiente, il diritto all’istruzione e una forte sensibilità verso questioni sociali come la violenza di genere. Riflessioni che chiamano in causa anche gli adulti e invitano a non sottovalutare la capacità dei bambini di leggere la realtà con lucidità e empatia.

“Ri-Giochi@mo” si conferma così non solo come progetto solidale, ma come percorso educativo, capace di dare nuova vita ai giocattoli e, allo stesso tempo, di coltivare valori fondamentali come il rispetto, la generosità e l’attenzione verso l’altro.

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Anna Mazzeo

Giornalista pubblicista. Scrivo di libri che pochi leggono, spettacoli a cui pochi partecipano e problemi che troppi ignorano. Sono consapevole che, dove finisce la cultura, inizia il disagio. Più che dare risposte, preferisco fare domande.

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