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#ugrannangulu – Un anno e 10 mesi fa

L'ingresso di Auschwitz I

L'ingresso del campo di Auschwitz I , con la scritta "ARBEIT MACHT FREI" , "Il lavoro rende liberi".

Il 28 Ottobre 1922 il popolo fascista marciava su Roma, dando inizio al ventennio (e rotti) più disastrosi e terribili della storia dell’umanità intera. Il fascismo, con la sua ideologia, i suoi metodi, la sua forza politica affermata e quindi la sua esperienza governativa, oltre a portare allo sfascio la società e l’economia italiana, ha posto le basi e in seguito accompagnato, incoraggiato, supportato in tutti i modi possibili (deportazioni e leggi razziali comprese) il governo nazista in Germania.

Il governo che ha poi portato letteralmente alla distruzione totale dell’Europa, tra guerra e Olocausto.

Nel gennaio del 2018 ho ottenuto un permesso speciale dal museo di Auschwitz-Birkenau per accedere ai due campi di concentramento (Auschwitz I e Auschwitz-Birkenau II) un’ora prima dell’apertura, ben prima che sorgesse il sole, durante una fitta nevicata che appesantiva ancora di più l’atmosfera cupa e macabra del luogo.

Un anno e 10 mesi fa, quindi.

Un anno e 10 mesi fa il fascismo era ancora un tabù, vi erano già avvisaglie pericolose, ma non vi era questa liberalizzazione culturale dell’intolleranza, del razzismo, della violenza verbale e sempre più fisica, non vi erano percentuali di voto così alte a partiti sempre più dichiaratamente filo-fascisti.Si, filo-fascisti, perché se corri come una lucertola, ti arrampichi come una lucertola, ti comporti come una lucertola, non puoi che essere una lucertola (cit.)

In meno di due anni si è perso quel pudore di non associarsi ad un determinato passato, e questo, temo, sta diventando un punto di non ritorno molto pericoloso, se non combattuto adeguatamente.
Quando ho realizzato il mio reportage, la situazione era molto diversa, l’intolleranza era un concetto che ancora occupava poco spazio nella scena quotidiana politica e culturale.

Un anno e 10 mesi fa l’Italia non era così fascista.

Un anno e 10 mesi fa realizzavo questo reportage, e dopo un anno e 10 mesi, dopo averlo riletto diverse centinaia di volte, continuo ad avere i brividi, continuo ad avere paura, perché lì dentro, al buio, da soli, si ha paura, una paura inspiegabile, una paura che sembra quasi terrore. E un anno e 10 mesi dopo, leggendo le percentuali che raggiunge la destra in Italia, non una destra moderata ma una destra estrema, dichiaratamente razzista e sempre più fascista, quella paura ritorna, e non va più via.

Per leggere l’intero reportage, clicca qui: http://raffaelefranco.com/auschwitz-birkenau/ .

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