Tra terra e mele

Scrive una donna che ammiro molto per la sua forza, intraprendenza e capacità d’amare ciò che fa. In questo un pò mi somiglia, ecco perchè ho voluto, fortemente, che si raccontasse.

“Sono fatta di terra e carta
La terra ha una voce che intreccia infiniti accordi al ritmo delle stagioni: la voce cristallina e scanzonata della primavera che odora di marino, quella profonda e morbida dell’estate dove l’aria densa e assolata dirige cori di cicale, il canto allegro e zuccherino dell’autunno, il silenzio laborioso dell’inverno. Nasci con questo canto che ti si accosta all’ orecchio e che quasi non percepisci per quanto ormai sia parte di te, un sussurro che senti quando al tramonto ti trovi sul costone di una collina, nel meriggio quando il profumo della campagna è più pregnante, all’ alba quando il sole gioca tra foglie degli alberi. La terra ce l’hai dentro, e la mia è quella delle colline morbide del Basso Monferrato.”


San Marzano Oliveto è un paesino appoggiato sulle colline del Monferrato, a metà strada tra Nizza Monferrato e Canelli, con cui il mio rapporto credo possa essere descritto solo con le parole della penna di Cesare Pavese ne La luna e i falò: «Un paese ci vuole, […].

Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti»; un legame forte e viscerale che sento soprattutto quando mi trovo sola a percorrere le sue stradine, ripensando a tutti coloro che le hanno percorse prima di me, ascoltando i suoni, riconoscendo i rumori, respirando il suo essere.


Il Monferrato è conosciuto soprattutto per la produzione di vini eccellenti che hanno scritto la storia di questo territorio, ma la mia storia non ha il gusto dell’uva, ha il gusto della frutta di Poderi Sartoris.


Cos’è Poderi Sartoris?

La risposta è semplicissima: un’azienda di frutticoltura a conduzione familiare che ha fatto della frase “Il coraggio della tradizione” il suo motto, decidendo di portare avanti la tradizione della frutta in un territorio ormai quasi totalmente votato alla produzione vitivinicola.

A dar vita a questa tradizione agricola è stato mio papà Mauro, che a partire dai primissimi anni ’70 ha iniziato a convertire l’azienda, acquistata dai miei bisnonni nel 1914 e inizialmente impiantata a vigneto, alla coltivazione delle mele e di diverse altre tipologie di frutta.


Poi sono arrivata io, o meglio noi, perché anche mio marito Fabio si è da subito appassionato al lavoro in azienda.

Le mie giornate vedono intrecciarsi costantemente pagine di libri e rami di alberi.

Professoressa di lettere al mattino, frutticoltrice il pomeriggio che in campagna fa un po’ tutto, adora il periodo della raccolta in cui sta in mezzo al frutteto dalle 8 del mattino alle 7 di sera, le piace legare i rami delle piante giovani perché vede dar forma alla natura.


All’interno della nostra azienda coltiviamo diverse tipologie di mele (Golden Delicius, Gala Must, Royal Gala, Jonagold, Renette, Fuji, Stark e da due anni abbiamo creato un frutteto storico in cui abbiamo reimpiantato antiche varietà piemontesi come Mela Carla, Marcon, Pum Ciuchein) pere (tra cui Abate, Kaiser, Naschi, Madernassa), pesche (pasta gialla, pasta bianca, pesche di vigna, che erano quelle che si raccoglievano in piena vendemmia) albicocche e prugne.


Dai primi anni ’90 la nostra azienda è inserita all’ interno del Consorzio Mela Divina di San Marzano Oliveto, un consorzio di qualità che segue un disciplinare agrotecnico di “agricoltura integrata”.

Questo tipo di filiera agrotecnica ci permette di ottenere un prodotto con un residuo pari a zero, le nostre mele così come il resto della frutta possono tranquillamente esser mangiate senza lavaggio, e molte mamme le scelgono per lo svezzamento. Importante: la conservazione viene fatta in cella frigo senza prima nessun bagno chimico o conservante aereo!

Il nostro primo prodotto trasformato è stato l’aceto di mele, molto delicato e con un’acidità inferiore al 3%. La nostra grande soddisfazione è il succo di mela: 100% mela senza zucchero né acqua aggiunti con un mix composto da un 90% di Fuji e un 10% di Golden Delicius, quindi già in sé con una presenza di zucchero bassa visto che la Fuji è una mela poco zuccherina.

Per ottenere un succo naturalmente così dolce scegliamo appositamente alcuni appezzamenti in cui la maturazione del frutto viene portata leggermente avanti, in modo da avere un prodotto fresco già naturalmente dolce. Il processo di lavorazione è quello della spremitura a freddo, che consente di estrarre tutta la polpa del frutto e con essa tutti i suoi principi nutritivi (per ogni litro di succo ci sono circa 2 kg di mele!)


Ultime ma non ultime le confetture! Abbiamo iniziato a farle nel 2018 e quest’anno abbiamo ottenuto la menzione speciale ai Piemonte Food Awards!

Sono confetture extra con 70% di frutta, 29,5% di zucchero,0,5% di limone, senza pectina e senza conservanti. Anche per la loro lavorazione seguiamo un principio di stagionalità, facendole esclusivamente con la nostra frutta!

Abbiamo scelto di fare mela e cannella, pere e zenzero, pesche,pesche e zenzero, albicocca, albicocca e lavanda, prugna. A queste si aggiungono le pere al moscato, pere madernassa messe in infusione in moscato a crudo, in modo che non perdano croccantezza e principi nutritivi con la cottura.


Dal 2017 abbiamo associato all’azienda agricola un’attività agrituristica che comprende ospitalità turistica con tre camere (che si chiamano Amedea e Teresina come i miei bisnonni, e Mauriziana, come mio papà Mauro). Di questo si occupano in particolare mia mamma Patrizia e mia zia Mariarosa, mitiche sulla cura del dettaglio.


La mia idea di azienda: un punto di convergenza tra le eccellenze del territorio. Non vedo la nostra attività come qualcosa di statico ma come un divenire, una strada da percorrere insieme ad altri appassionati del proprio lavoro come noi!

È in questo senso che vorremo creare eventi che vedano l’incontrarsi di cibo, arte e vino. Qualcuno riusciremo già a realizzarlo quest’anno, ma spero diventino sempre più fitti. I primi saranno l’open day in azienda il 5 aprile, cui seguirà una giornata di selfcare e letture a fine maggio e due cene tematiche tra fine giugno e inizio luglio.