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Sulla spiaggia di Gela

spiaggia con torre di avvistamento

È arrivato, volando, il momento dei saluti. Appena varcata la soglia di casa mia madre mi ha chiesto:

“Sei andata a salutarlo ?”

“Certo, come sempre”- ho risposto.

Ti ho salutato come si saluta un amico fraterno, un parente, qualcuno che ami. Abbiamo parlato un po’, mi hai calmata. Ti ho affidato le mie ansie, le mie paure, i miei desideri. Hai ascoltato, come sempre. Ti ho raccontato della mia estate, di ciò che mi fa soffrire. Sapevi già tutto.

Hai sempre saputo tutto. Hai fatto da sfondo a cadute e risalite, eri lì quando bambina me ne stavo a guardarti dalla riva, eri lì quando adolescente venivo a raccontarti di un amore andato male, eri lì oggi e lo so, sarai lì ogni volta che vorrò.

Consolazione e ristoro, arma contro questo difficile mondo.

Chissà perché non ti ho mai detto che ti amo…

Non ho mai creduto alle parole se non accompagnate dalle azioni, forse per questo.

Perché mi scrivi adesso? Mi chiedi.

Domani vado via, vado in un posto dove tu non ci sarai. E no, non mi sono abituata alla tua assenza. Ho sempre pensato che saresti stato al mio fianco in tutti i momenti della mia vita. Un punto fermo di gioia immobile.

 

“When you are sad you love the sunsets” diceva uno scrittore molto famoso.

 

In realtà quando io guardo questo tramonto, quello di casa mia intendo, scorgo tutta la meraviglia di questa terra e vedo anche tutte le cose che non vanno e che forse mai andranno.

Non sono triste. A casa mia il sentimento che io provo si chiama raggia.

È foco chi avvampa. È rabbia. È amare da star male.

U to scruscio, u vento ca sciuscia.

È raggia. Di chi è ricco e non lo sa, di chi è amato e non ricambia.

C’è un signore sulla mezza età, entra in acqua lentamente, si segna con la mano destra poi ti sfiora con la punta delle dita e ti bacia. Prega, ringrazia.

 

“Sulla spiaggia di Gela colore della paglia mi stendevo fanciullo in riva al mare, antico di Grecia con molti sogni, nei pugni, stretti nel petto”

 

Ciao Mare, Ciao Amore mio e Grazie.

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