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Sant’Agata e gli abiti dell’alta moda…

Incastonata tra sacro e profano, Sant’Agata, Patrona del capoluogo etneo, diventa musa ispiratrice di abiti di alta moda.

Saranno infatti 150 le modelle che venerdì sera, dal palazzo comunale di Catania, sotto lo sguardo del “Liotru”, sfileranno e attraverseranno la piazza fino ad arrivare a palazzo dei Chierici. Giunta alla sua diciottesima edizione, per la sfilata è stato scelto quest’anno il nome “Magnificat”.

˂˂Magnifico è ciò che si può apprezzare e quale modo migliore della diversità per giudicarlo. Chi può stabilire quale sia il criterio per giudicare in assoluto la bellezza e la perfezione˃˃, sostiene Liliana Nigro, insegnante di fashion design e di Storia e Costume dello Spettacolo e organizzatrice dell’evento.

Nel disegnare e creare gli abiti ispirandosi alla Santa e alla sua vita, gli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, diretti dalla Nigro, hanno ben accolto l’idea di unire l’argomento religioso alla dissacralità della moda.

Sant’Agata punto di riferimento, esempio per il suo coraggio e per la voglia di andare contro corrente, vittima di un uomo di potere che rifiutò la sua scelta di castità e che per questa ragione rappresenta anche il primo caso di femminicidio della storia, è lei la donna per la quale sono stati creati gli abiti che sarà possibile ammirare nel corso della sfilata.

E non senza una ragione è stato scelto come testimonial della manifestazione il giornalista Paolo Borrometi, personaggio scomodo alla criminalità organizzata per la sua attività di reporter d’inchiesta.

Gli abiti parteciperanno ad una selezione al termine della quale saranno poi assegnate 3 borse di studio e uno stage formativo offerti dalla Maison d’alta moda Amelia Casablanca.

La commissione giudicatrice sarà costituita, oltre che dal primo cittadino di Catania Salvo Pogliese e dal giornalista Paolo Borrometi, anche dai sindaci dei comuni limitrofi che sono stati colpiti dal terremoto dello scorso 26 dicembre.

Un premio per la critica, intitolato al fotografo Giuseppe Lazzari, prematuramente scomparso, sarà inoltre assegnato nel corso della serata.

Venerdì sera, le modelle sfileranno sulle note del giovane jazzista Francesco Mistretta, dal mezzosoprano Maria Russo accompagnata dall’Ensemble Musicainsieme di Librino, il coro Manos Blancas e la danza classica indiana di Maria Luisa Sales.

Il lunedì successivo poi, nella piazza antistante la Basilica di Maria Ss al Carmine, sarà inaugurata la seconda parte dell’esposizione costituita da 35 abiti fuori concorso.

La scelta del luogo, fortemente voluta dalla organizzatrice Liliana Nigro, è ancora una volta dedicata alla profonda commistione tra la Moda e il tessuto sociale.

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