CoseNostreNews.it | arte ed eventi siciliani

Itinerarium Rosaliæ: un percorso tra religione, natura ed enogastronomia.

Itinerarium Rosaliæ

 In quanti siete a conoscenza dell’esistenza di un itinerario in Sicilia che, sulle orme del ben più celebre Cammino di Santiago, permette di vivere un’esperienza tra il sacro e il profano?

Un itinerario dalle tante anime, che riunisce in sé un lato introspettivo e spirituale, un lato naturalistico e che non si priva di un interessantissimo lato enogastronomico? Ammettetelo siete in pochi a conoscere l’Itinerarium Rosaliæ.

L’Itinerarium Rosaliæ è un percorso di circa 185 km che si sviluppa fra le provincie di Palermo e Agrigento; nasce con l’intento di creare un cammino che ripercorre le tappe della vita di Rosalia de’ Sinibaldi.

Rosalia fu protagonista di un lungo peregrinare che la portò da Palermo a Santo Stefano di Quisquina, in  un isolamento vissuto all’interno di grotte, fatto di preghiere e devozione che la porterà ad essere acclamata quale Santa Rosalia, la santuzza patrona di Palermo.

L’Itinerarium Rosaliæ parte dunque da Palermo, da Montepellegrino, e arriva all’eremo di Santo Stefano di Quisquina, dove Rosalia si era inizialmente rifugiata per sfuggire al matrimonio combinatole dal padre; il percorso attraversa altri 12 comuni del territorio in cui si hanno testimonianze del passaggio di Rosalia: Castronovo di Sicilia, Prizzi, Palazzo Adriano, Burgio, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Bisacquino, Campofiorito, Corleone, Piana degli Albanesi, Altofonte, Monreale.

Un percorso dunque con una forte e suggestiva connotazione spirituale;  l’Itinerarium attrae quanti sono mossi dalla voglia di affrontare un cammino anche interiore, fuggendo dal frenetico stress quotidiano; cimentarsi nell’Itinerarium può considerarsi una piccola prova sia dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista mentale.

Ma l’Itinerarium Rosaliæ non è soltanto un cammino spirituale, dato che, come detto, anche altri aspetti caratterizzano questo percorso; primo fra tutti l’aspetto naturalistico.

Il percorso attraversa infatti tre riserve naturali (Ficuzza, Serre della Pizzuta e Monte Pellegrino) e il Parco dei Monti Sicani,  straordinaria riserva di biodiversità; il parco vanta infatti la presenza di un gran numero di specie vegetali e animali (di particolare importanza la presenza di numerose specie di rapaci). Lungo l’itinerario sono stati inoltre segnalati tredici alberi monumentali, otto geositi e quattro aree di alto valore naturalistico.

Un palcoscenico naturale di tutto rispetto e di grande interesse.

Infine, l’aspetto più profano (perché legato al vizio capitale della gola) dell’Itinerarium, ossia quello enogastronomico.

Il percorso è ricco di eccellenze del territorio che lungo i 185 km si susseguono senza soluzione di continuità. Ce n’è per tutti i gusti, dai prodotti caseari ai prodotti da forno, dai dolci a piatti a base di carne, dalle zuppe ai timballi. L’Itinerarium Rosaliæ diventa dunque un viaggio fra le tradizioni culinarie di una parte della Sicilia; grazie a questo percorso è possibile scoprire sapori che spesso provengono dall’eredità gastronomica lasciataci dalle dominazioni che si sono succedute nei secoli.

Un solo percorso quindi, l’Itinerarium Rosaliæ, ma dalle tante anime e caratteristiche; un percorso che rivela una parte forse poco nota, ma non meno intrigante e affascinante della nostra isola.

Exit mobile version