Ha già raccontato questa storia Lorenzo Tondo. La storia di Medhanie Behre, il ragazzo rapito a Khartoum dai servizi segreti di Sudan e Italia.
Behre, richiedente asilo eritreo è stato catturato ed estradato nel maggio 2016 perché considerato essere uno dei più pericolosi trafficanti di uomini, il Generale, soprannome del sanguinario Meredith, noto ai mercanti di esseri umani che avrebbe dovuto essere in carcere al posto di Behre.
Tondo, ripercorre questa vicenda e si scontra con la Procura di Palermo.
Intanto iniziano ad emergere le prove che dimostrano lo scambio di persona ma Behre continua a restare in carcere. È una storia incredibile quella raccontata da Tondo, è una storia così incredibile da non sembrare reale.
Ma non accade niente. Niente.
Tondo allora ci riprova con un libro, il “Generale”, edito da La Nave di Teseo, oggi in tutte le librerie.
Behre non è solo vittima di un errore giudiziario è anche la prova che il sistema investigativo ha delle falle. Ammetterlo significherebbe, forse, di aver sbagliato tutto.
“Questo libro – scrive l’autore- non nasce dal desiderio di raccontare una semplice storia ma piuttosto dal dovere di denunciare un’ingiustizia, di raccontare un fallimento”.
Medhanie è dunque vittima di uno scambio di persona e simbolo di tante prepotenze perpetrate ai danni di migliaia di migranti. Il libro di Lorenzo Tondo svela un punto di vista interessante sul fenomeno stesso.
È un libro inchiesta la cui storia, tragica, non è ancora conclusa.